Che freschezza!

Un terroir dalle mille sfaccettature che si estende fra i monti e le valli. Lo spumante dell’Alto Adige: uno scalatore audace crepitante di bollicine

Adagiato fra pendii alpini e fondovalle dal tepore mediterraneo, l’Alto Adige presenta caratteristiche meteorologiche, microclimatiche e pedologiche davvero ideali per produrre spumanti. Il Pinot bianco, il Pinot nero e lo Chardonnay, i tre vini base ammessi per produrre gli spumanti in questo territorio, prosperano su terreni costituiti prevalentemente da depositi alluvionali detritici.

A quote comprese fra 500 e più di 1.000 m s.l.m., con tanto sole di giorno e temperature fresche di notte, terreni caldi e venti freschi, si formano delle nicchie climatiche particolari che imprimono al terroir altoatesino innumerevoli sfaccettature. Le viti affondano le proprie radici in profondità, assorbendo dal terreno sali minerali preziosi, e conferendo allo spumante altoatesino una sapidità e una freschezza inimitabili. Queste note minerali si integrano alla perfezione con il processo accurato della fermentazione in bottiglia, poiché l’alto contenuto di acidi aromatici dei vini altoatesini è la base ideale per dare agli spumanti - ottenuti con il “metodo classico” - il perlage e la morbidezza che tutti apprezzano.

Del resto, il piacere inimitabile che si prova bevendo queste “bollicine” trova conferma nei numerosi premi conferiti agli spumanti dell’Alto Adige.
Marchio di qualità ““Marchio Metodo Classico Alto Adige”

Marchio di qualità ““Marchio Metodo Classico Alto Adige”

Gli spumanti dell’Alto Adige si possono facilmente riconoscere dal nuovo marchio dell’Associazione produttori spumante Alto Adige metodo classico apposto sulla capsula o sul collo di ciascuna bottiglia. È costituito da una S stilizzata, che indica da un lato la trasformazione del vino in spumante, e dall’altro è l’iniziale di “Sekt”, “spumante” e “Südtirol-Alto Adige”. Per sottolineare ulteriormente la fermentazione in bottiglia e il lungo tempo di maturazione, il marchio è completato dall’aggiunta di “Südtirol Sekt” e “Metodo classico”.
Metodo classico

Il "metodo classico": un paziente lavoro artigianale

Tutti i produttori di spumante altoatesini utilizzano il cosiddetto metodo classico. Ciò significa che in Alto Adige le “bollicine” non maturano in una cisterna con fermentazione accelerata, ma compiono una seconda fermentazione naturale in bottiglia, un processo che richiede un’attenzione continua e controlli regolari, tanto che ancora oggi si suole agitare manualmente ogni bottiglia, eliminando poi i lieviti con la refrigerazione dei colli (sboccatura).
fermentazione in bottiglia

Ma che cosa rende così interessante lo spumante altoatesino prodotto con fermentazione in bottiglia?

La fermentazione naturale in bottiglia procede molto lenta, facendo sì che la trasformazione degli zuccheri e dei lieviti in alcol e anidride carbonica esalti in pieno l’acidità, gli aromi fruttati e quella sapidità inimitabile ed elegante che caratterizzano lo spumante dell’Alto Adige.
Terroir

Che cosa rende unico lo spumante dell’Alto Adige?

La pienezza degli aromi fruttati, l’acidità e la sapidità dello spumante altoatesino traggono origine dai vigneti dell’Alto Adige, che beneficiano delle forti escursioni termiche fra il giorno e la notte, delle quote elevate alpine e delle loro peculiarità microclimatiche. Un fattore che incide molto sulle caratteristiche dello spumante è poi la composizione particolare del suolo nelle zone di coltivazione.
Vitigni

Da quali vitigni si ottiene lo spumante altoatesino?

Lo Chardonnay, il Pinot bianco e il Pinot nero sono i vitigni base ammessi per produrre lo spumante in Alto Adige. Si utilizzano uve di qualità eccellente vendemmiate in leggero anticipo rispetto a quelle destinate a produrre vini fermi, per cogliere l’equilibrio ottimale fra note zuccherine fruttate e acidità.
Spumante dell'Alto Adige

La voglia di eccellere

Lo spumante dell’Alto Adige è il corollario della qualità sorprendente riconosciuta sempre più spesso ai vini bianchi altoatesini.
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